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Tutti i titolari di partita IVA, come ben sappiamo, hanno l’obbligo di emettere fattura ai propri clienti ogni volta che terminano un’attività professionale per poter ricevere il relativo pagamento. Questo, naturalmente, vale anche quando si tratta di attività svolte per clienti che non risiedono nel territorio italiano ma all’estero, soltanto con alcune specifiche differenze.
A partire da luglio 2022, è divenuto obbligatorio emettere fattura elettronica anche verso i clienti esteri (cioè non residenti sul territorio italiano ma straniero, sia all’interno dell’Unione Europea che extra-UE) ed è necessario utilizzare il formato xml del documento elettronico da trasmettere al Sistema di Interscambio (SdI), esattamente come avviene già nella fatturazione elettronica verso soggetti stabiliti fiscalmente in Italia.
Essenzialmente, come vedremo in questo articolo, il provvedimento n. 293384/2021 dell’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le diverse specifiche tecniche proprie della fatturazione elettronica affermando due principali novità:
Ma facciamo maggiore chiarezza sulla procedura di compilazione e di emissione di una fattura a un cliente estero, sia con che senza partita IVA, sull’Esterometro (che con l’avvento della fattura elettronica obbligatoria per tutti è stato dismesso) e su tutto ciò che è importante sapere a riguardo per non commettere errori.
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Fino al 2023 era possibile emettere fatture analogiche – oltre che elettroniche – verso i clienti esteri, con l’unico vincolo di comunicazione di queste operazioni attraverso l’Esterometro.
Dal 2024, invece, è obbligatorio emettere fattura elettronica tramite il Sistema di Interscambio, seguendo alcune regole specifiche.
La corretta procedura da seguire per emettere la fattura elettronica verso clienti esteri (sia che siano aziende che soggetti privati), non è molto diversa rispetto alla fatturazione elettronica verso clienti residenti in Italia, ma bisogna fare attenzione ad alcune differenze. Qui di seguito elenchiamo i 3 step fondamentali:
L’art. 5, co. 14-ter del D.L. n. 146/21 ha chiarito l’obbligatorietà della fatturazione elettronica a diversi soggetti e in diversi casi che fino ad ora ne sono stati esenti, come nel caso di clienti non residenti su territorio italiano, andando ad integrare l’art. 1 co. 3 del D.Lgs. n. 127/2015 relativo alla fatturazione elettronica.
Per questo motivo le specifiche tecniche della fattura elettronica sono state aggiornate attraverso il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 293384/2021, che modifica il provvedimento n. 89757/2018 all’interno del quale, al punto n. 4, è indicato testualmente che: “esclusivamente per i dati delle fatture emesse (verso soggetti non residenti, non stabiliti, non identificati in Italia). i dati delle fatture possono essere trasmessi anche utilizzando l’intera fattura o l’intero lotto di fatture, rappresentate secondo il formato di cui al paragrafo 2. Questo avendo cura di valorizzare l’elemento <CodiceDestinatario> con XXXXXXX”.
Finora, abbiamo detto, c’è stata la possibilità di emettere fatture analogiche – oltre che elettroniche – verso i clienti esteri, con l’unico vincolo di comunicazione di queste operazioni attraverso l’Esterometro.
Abbiamo nominato più volte quello strumento chiamato Esterometro: ma che cos’è esattamente e qual era la sua funzione prima che fosse dismesso?
L’Esterometro era un documento telematico introdotto il 31 dicembre del 2018 e che fino ad ora è stato utilizzato appositamente per tenere traccia e riepilogare le fatture emesse e ricevute da e per tutti quei soggetti non residenti in territorio italiano. È stato finora necessario comunicare l’Esterometro ogni tre mesi seguendo in modo preciso le indicazioni di compilazione del relativo modulo.
Già prima dell’addio all’Esterometro, comunque coloro che emettevano fattura elettronica verso clienti esteri non erano tenuti a compilare il documento: un grande vantaggio in termini di risparmio di tempo e un importante incentivo all’utilizzo della fatturazione elettronica in tutti i casi possibili, anche perché in questo modo è possibile avere un solo registro IVA e non un doppio registro (uno per le fatture analogiche e uno per le fatture elettroniche), in cui verranno archiviati tutti i tipi di fattura in conservazione sostitutiva.
Ad ogni modo dal 2024, come abbiamo detto, la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti e lo strumento dell’Esterometro è stato ufficialmente abolito.
Dopo aver analizzato la procedura completa in tre fasi di emissione di una fattura a un cliente estero, la normativa vigente e dato uno sguardo indietro per capire cosa fosse l’Esterometro e perché è stato abolito, vediamo ora nel dettaglio come compilare il documento xml che costituisce la fattura elettronica.
Per compilare correttamente una fattura elettronica per un cliente estero è necessario riempire i campi previsti all’interno del documento in formato xml della fattura. Nello specifico, i campi vanno compilati nel seguente modo:
Dal momento che si tratta di uno dei campi fondamentali per quanto riguarda la fatturazione elettronica verso clienti esteri, è opportuno fare un breve approfondimento sul Codice Destinatario, che, qualora non venga indicata la PEC, è il canale telematico sul quale viene recapitata la fattura.
Come abbiamo visto, il Codice Destinatario è formato da 7 valori alfanumerici e deve corrispondere:
Dopo aver compilato tutti i campi del documento elettronico, con le peculiarità proprie di una fattura destinata a un cliente estero viste nel paragrafo precedente, è necessario inviare tale documento al Sistema di Interscambio (SdI) per poter considerare valida l’emissione della fattura, esattamente come avviene per l’invio delle fatture elettroniche a soggetti residenti in Italia.
Come abbiamo già anticipato, dal momento che però il cliente estero non può accedere al nostro Sistema di Interscambio, esistente solo sul nostro territorio, è obbligatorio anche l’invio al cliente della fattura analogica, in formato cartaceo oppure in formato digitale in pdf, in modo che il destinatario possa prenderne visione, ed è obbligatorio comunicare al destinatario che può reperire la copia originale sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
La normativa prevede l’obbligatorietà dell’invio della fattura elettronica anche nel caso in cui il cliente residente all’estero non sia in possesso della partita IVA.
La procedura da seguire in questo caso resta identica a quella appena analizzata, con una singola peculiarità: tra i campi da compilare nel documento elettronico in formato xml, alla voce “Partita IVA cliente estero”, si dovrà inserire l’apposito codice composto da sette zeri, e cioè “0000000”.
Una specifica riguardo l’indicazione dell’IVA nella fattura verso un cliente estero:
Le novità introdotte da luglio 2022 per quanto riguarda la fatturazione elettronica non sono legate unicamente all’emissione di fatture verso clienti esteri ma anche alle fatture d’acquisto ricevute da parte di fornitori che hanno sede in un altro Paese.
In questo caso, la procedura da seguire consiste nel comunicare allo Sdl le fatture ricevute in base alle modalità seguenti:
Per quanto riguarda le modalità di compilazione, i campi da riempire sono:
Una volta compilati tutti i campi, il passaggio successivo consiste nella comunicazione allo SdI della fattura d'acquisto, da effettuare entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo alla ricezione del documento o all’effettuazione della procedura.
È importante sottolineare che le comunicazioni vengono poi recapitate al soggetto italiano che si è occupato dell’invio, senza quindi alcun coinvolgimento del fornitore estero.
In questa guida abbiamo analizzato come emettere fattura elettronica verso clienti residenti all’estero, sia che si trovino all’interno dell’Unione Europea che extra-UE.
Ma come bisogna comportarsi quando il cliente risiede in Comuni dallo statuto fiscale particolare, come ad esempio Campione d’Italia oppure Livigno?
In questo caso, è stato stabilito da parte dell’Agenzia delle Entrate che, dal momento che queste due località non fanno parte del territorio italiano a livello fiscale, tutte le operazioni che si svolgono con clienti che risiedono a Livigno e a Campione d’Italia sono equiparate a operazioni transfrontaliere e come tali vanno gestite, dunque con la comunicazione dell’Esterometro fin quando prevista e con la fatturazione elettronica.
Nel campo “Codice destinatario” del documento xml si dovrà inserire il codice “0000000” poiché coloro che risiedono in questi Comuni sono in possesso del codice fiscale italiano.
Dopo aver visto in questo articolo come emettere fattura elettronica a clienti residenti all’estero, con e senza partita IVA, abbiamo passato in rassegna i principali passaggi da effettuare e preso in considerazione anche i casi fuori standard.
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