Come scrivere un contratto per freelance

Xolo
Autore Xolo
Scritto da 19 gennaio, 2023 7 minuti di lettura

Scrivere un contratto per freelance

Tra gli aspetti più importanti nella gestione delle attività di un freelance c’è la necessità di regolare i rapporti di collaborazione con i propri clienti.

Se sei un professionista che ha da poco avviato un’attività autonoma, probabilmente ti starai chiedendo come mai ci sia questa necessità. La prima cosa da sapere è che, a differenza del lavoro subordinato, dove aziende e dipendenti hanno l’obbligo di stipulare un contratto che fa riferimento ad una normativa nazionale, nell’attività autonoma non esiste alcun vincolo legale relativo alla regolamentazione dei rapporti tra consulente e cliente e, nel caso il lavoratore autonomo decida di preparare ugualmente un contratto a tutela del servizio prestato, non ha una normativa specifica a cui attenersi.

Ecco allora che capire come scrivere un contratto per freelance diventa fondamentale per tutelare il proprio lavoro e la collaborazione con il cliente: andando a definire regole chiare tra chi collabora, si precisano le attività specifiche che il freelance andrà a svolgere e i relativi dettagli come tempi di consegna, modalità e termini di pagamento, ecc.

Che si tratti di progetti specifici o collaborazioni a lungo termine, il contratto per freelance sarà utile ad evitare fraintendimenti e problemi che possono insorgere quando manca un accordo scritto.

Una volta stabilita l’importanza di questo documento, da dove partire per scrivere un contratto per freelance? Come sapere quando è necessario farlo e quali elementi inserire nel contratto? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sui contratti per freelance e come un lavoratore autonomo dovrebbe tutelarsi all’inizio di ogni nuova collaborazione.

 

Cos’è il contratto per freelance

Un contratto per freelance è un documento legale nel quale è possibile definire tutti i dettagli di una collaborazione tra un professionista indipendente e un’azienda cliente. 

Il contratto può essere di due tipi:

  • prestazione d’opera
  • collaborazione continuativa

 

Nel primo caso si stabilisce una data di consegna finale del servizio, nel secondo la collaborazione è realizzata attraverso un servizio continuativo nel tempo, che non prevede una data di scadenza finale. 

Una volta che il freelance e la società cliente hanno concordato la tipologia di prestazione, possono inserire nel contratto le informazioni specifiche riguardanti le mansioni del professionista, i tempi di consegna, le modalità di pagamento e le clausole relative alle situazioni di mancato rispetto dei termini.

In questo modo il documento sarà completo e, una volta firmato da entrambe le parti, potrà essere considerato come contratto legalmente valido, a tutela dei soggetti coinvolti. 

 

Perché è importante scrivere un contratto per freelance

Non essendoci una normativa nazionale a tutelare gli interessi del lavoratore autonomo nel rapporto di collaborazione con un cliente, è bene che ogni freelance prepari un documento scritto e legalmente valido, per proteggersi da possibili controversie, mancati pagamenti e situazioni critiche. Inoltre, pur rientrando nei contratti B2B e facendo riferimento al Codice Civile, il contratto per freelance lascia molta autonomia ai soggetti coinvolti e prevede un’ampia libertà di contrattazione. Per questo è consigliabile che il lavoratore autonomo prepari un contratto personalizzato sul servizio prestato, che evidenzi chiaramente le regole della collaborazione condivise con il cliente.

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È obbligatorio sottoscrivere un contratto freelance?

Il contratto da freelance non è mai obbligatorio, sia per i lavoratori autonomi con partita iva sia per quelli senza, ma è sempre consigliabile.

Ricordiamo, infatti, che un freelance senza contratto non è mai tutelato, soprattutto se si verificano problematiche nello svolgimento del progetto o del pagamento. Per questo, anche per manifestare la propria competenza e professionalità, è preferibile che, all’avvio di una nuova collaborazione, il professionista concordi con il cliente di sottoscrivere un contratto per l’attività da freelance.

 

Quando si usa scrivere il contratto per freelance

Ma è necessario scrivere un contratto per freelance proprio per ogni progetto? 

Anche se suggerito in quasi tutte le situazioni, un contratto da freelance può non essere necessario in alcuni casi:

  • se la collaborazione è di breve durata e il servizio prestato è un piccolo incarico
  • quando l’attività da freelance non costituisce la principale fonte di reddito
  • se il servizio viene fornito per una passione o hobby personale più che come prestazione professionale vera e propria

 

Ad eccezione di questi pochi casi, quindi, è sempre opportuno, all’inizio di un nuovo progetto, scrivere un contratto da freelance, in particolare se l’attività acquisita comporterà diverse settimane o mesi di lavoro.

 

Scrivere un contratto per freelance: qual è la durata del contratto?

La durata di un contratto per freelance è variabile e dipende da quanto hanno stabilito i soggetti coinvolti.

La legge non definisce una durata minima o massima di validità del contratto, che può essere rinnovabile più volte nel tempo oppure a scadenza.

In entrambi i casi, è necessario chiarire nel documento la tipologia di collaborazione e, nel caso si tratti di un’attività a scadenza, esplicitare la durata del servizio e la data di chiusura del contratto stesso.

 

Come scrivere un contratto freelance

La prima cosa da sapere quando ci si accinge a scrivere un contratto per freelance è che a redigere il documento deve essere un legale. Se sei un freelance e vuoi scrivere personalmente il contratto, assicurati che il testo sia verificato da un professionista esperto della materia, in modo da non dimenticare nulla di importante per la tua tutela.

Stai per iniziare a scrivere il tuo contratto? Ecco allora alcuni consigli pratici e cosa non devi assolutamente dimenticare.

  • Inserisci anche ciò che “non è incluso”.
    Specificare tutto quello che non è compreso nel servizio contrattualizzato è fondamentale per evitare che il cliente richieda modifiche o aggiunte al lavoro consegnato che non sono incluse nel prezzo. Così facendo, per ogni attività aggiuntiva avrai la possibilità di scrivere un nuovo contratto limitando così il numero di richieste supplementari per ogni servizio.
  • Sii semplice e non esagerare con i tecnicismi.
    Il nostro consiglio è di scrivere il contratto in modo sintetico, semplice e chiaro. L’assenza di termini tecnici e approfondimenti complessi renderà più facile scrivere il contratto per il freelance ma anche firmarlo per il cliente.
  • Esplicita i dettagli del pagamento.
    Sii specifico e dettagliato nella sezione relativa al tuo compenso e alle modalità in cui desideri riceverlo. Specifica gli importi al netto e al lordo, evidenzia eventuali trattenute, indica entro quando effettuare il pagamento e con quale modalità, se bonifico, assegno o contanti. 

 

Il cliente preferisce un accordo più snello? In questo caso, o se non hai il tempo di predisporre un contratto per freelance, puoi ricorrere al preventivo: una forma di documento precontrattuale in cui riportare una descrizione dell’attività da svolgere e una stima del prezzo. Il preventivo non ha lo stesso valore legale di un contratto ma, una volta firmato da entrambi i soggetti coinvolti, rappresenta comunque una forma di tutela per il freelance.

 

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Scrivere un contratto per freelance: elementi del contratto 

Ora che sappiamo cosa non deve assolutamente mancare per scrivere un contratto per freelance, possiamo ricordare tutti gli elementi standard di questo documento.

Un contratto per freelance, infatti, deve sempre contenere:

  • dati anagrafici del freelance e del cliente: in questa sezione è importante inserire nome, cognome, ragione sociale, indirizzo, partita iva o codice fiscale del freelance e del cliente, che devono essere sempre identificabili;

  • oggetto del contratto: si tratta della descrizione completa del servizio commissionato che deve comprendere, come anticipato sopra, anche ciò che non è incluso nell'attività;

  • compenso e modalità di pagamento: qui vanno tutte le informazioni relative al costo del servizio e le indicazioni di dettaglio sulle modalità con cui effettuare il pagamento del lavoro svolto;  

  • durata collaborazione: è la sezione in cui si specifica se si tratta di un contratto continuativo o a scadenza, si evidenzia inoltre la data di inizio del lavoro e quella di chiusura del contratto stesso;

  • fornitura del materiale: nel caso in cui il cliente debba fornire del materiale aziendale come testi e immagini, è importante stabilire su chi ricade la responsabilità nel caso di violazioni di copyright o proprietà industriale;

  • privacy policy contenente le informazioni sul trattamento dati del committente;

  • foro competente nel caso di controversie;

  • termini di risoluzione del contratto, importanti per stabilire in anticipo le modalità per la risoluzione del rapporto.

 

Oltre a questi elementi standard, inoltre, può essere importante inserire in un contratto per freelance alcune clausole salvavita, ossia precisazioni che possono fare davvero la differenza per la tutela del lavoratore autonomo:

  • clausola di recesso: consente al freelance di recedere dal contratto in casi eccezionali restituendo al cliente l’anticipo già versato; 

  • clausola consegna materiali: il tuo lavoro necessita dei materiali forniti dal cliente? Allora è bene stabilire le tempistiche con cui questi materiali devono essere consegnati al fine di svolgere il servizio nei tempi stabiliti dal contratto; 

  • clausola diritti d’autore: se il lavoro comprende la proprietà intellettuale, il freelance può specificare se intende cedere o mantenere i diritti sul lavoro svolto.

 

Ricorda, infine, che per scrivere un contratto da freelance non esiste un modello unico, ma sarà sufficiente inserire tutti gli elementi riportati sopra per ottenere un documento formalmente corretto.

 

Come apportare modifiche a un contratto da freelance

Un contratto è generalmente frutto di un accordo reciproco tra due parti, in questo caso un freelance e un cliente che concordano la collaborazione sulla base di un confronto. Per questo motivo, anche dopo una prima firma del documento, è possibile che le due parti decidano, insieme, di modificarne degli aspetti. Le richieste di modifica possono arrivare sia dal professionista autonomo che dal cliente e, in entrambi i casi, possono essere applicate solo con l’accordo di entrambi i soggetti.

È possibile però che il cliente avanzi alcune richieste di modifica sulle quali sarebbe meglio non negoziare. Vediamo quali sono i casi in cui un freelance può decidere di non accettare le richieste di modifica del cliente:

  • modifica del foro competente: un committente che chiede di modificare il foro competente in suo favore fa pensare e insinua il dubbio che la collaborazione parta da una base di scarsa fiducia professionale da parte di chi acquista il servizio;

  • esenzioni di responsabilità: può succedere che un cliente chieda al freelance di assumersi la responsabilità anche di eventi che non sono sotto il suo diretto controllo, in questo caso è probabile che il cliente non sia abbastanza consapevole del lavoro svolto dal professionista e che questo possa creare fraintendimenti nella collaborazione;

  • eliminazione anticipo compenso: anche questa richiesta può segnalare una scarsa fiducia del committente nei confronti del freelance, un probabile preludio ad una collaborazione di scarso successo.

 

In questi casi consigliamo di valutare attentamente la richiesta di lavoro a cui si sta rispondendo avvalendosi anche di una consulenza professionale per meglio decidere se proseguire l’attività, in che modo tutelarsi da eventuali problemi e come scrivere il contratto da freelance.



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