Da quest’anno si cambia registro per quanto riguarda la gestione dell’indennità di malattia e di infortunio per i liberi professionisti e i titolari di partita IVA: nella Legge di bilancio 2022, infatti, grazie alla richiesta specifica dell’Associazione Nazionale Commercialisti, è stato inserito un emendamento che integra una nuova disciplina volta a tutelare i lavoratori freelance nei casi di infortunio e di malattia.
In che cosa consiste? In sostanza, si tratta dell’inserimento di nuove norme che tutelano i liberi professionisti in caso di mancato adempimento quando si trovano a dover sospendere la propria attività a causa di grave malattia o infortunio, nella direzione di dare maggiori garanzie e assicurazioni per i lavoratori freelance. In particolare, i liberi professionisti grazie al nuovo emendamento saranno esonerati dall’adempimento degli obblighi tributari e fiscali durante il periodo di malattia.
Infatti, se i lavoratori dipendenti sono totalmente assicurati da questo punto di vista con l’indennità di malattia, fino ad oggi i lavoratori freelance non hanno mai potuto godere di questo vantaggio: la situazione però sta per fortuna migliorando, e lo Stato ha l’obiettivo di portare anche i liberi professionisti ad avere una totale tutela in caso di infortunio o di malattia.
Vediamo dunque nello specifico che cosa cambia per i titolari di partita IVA, come funzionano le nuove regole e che cosa guadagnano i liberi professionisti.
L’emendamento proposto dall’Associazione Nazionale Commercialisti, accolto dal Senato e inserito nella Legge di bilancio 2022 in materia di indennità di malattia per i liberi professionisti, afferma che se il lavoratore freelance viene colpito da un grave infortunio o malattia che necessiti un intervento chirurgico con ricovero in ospedale oppure cure a domicilio, motivi per cui è costretto a sospendere la propria attività professionale per un determinato periodo di tempo, non può essere imputata alcuna responsabilità al libero professionista, e nemmeno al suo cliente, se in quel lasso temporale sopraggiunge la scadenza di un termine tributario a favore della Pubblica Amministrazione. In altri termini, questo emendamento costituisce l’estensione del diritto alla salute (articolo 32 della Costituzione) anche ai liberi professionisti, alleggerendoli dalla paura di arrecare un danno ai propri clienti in caso si trovino costretti a fermare temporaneamente l’attività professionale per potersi adeguatamente curare.
Questo tipo di supporto nei confronti dei freelance non è una completa novità: nei primissimi mesi di pandemia, quando tutta l’Italia si è paralizzata a causa del primo lockdown tra marzo e aprile 2020, lo Stato aveva concesso degli aiuti straordinari per andare incontro alle esigenze dei lavoratori, compresi i liberi professionisti. Una di queste iniziative era inserita nel Decreto Sostegni, poi diventato Legge n.69 del 2021, dove veniva sancito che, in caso di mancato pagamento o di mancata trasmissione di documenti e atti nei termini previsti, che comportassero un mancato adempimento nei confronti della Pubblica Amministrazione, questo fatto non costituiva un inadempimento se il libero professionista fosse stato impossibilitato a svolgere regolarmente la propria attività a causa dell’avvenuto contagio da Covid-19.
In questo nuovo caso, però, si tratta di una modifica strutturale, che permetterà un notevole sostegno nei confronti dei lavoratori freelance colpiti da malattia o da infortunio.
Ma quali sono nel dettaglio gli adempimenti e le tutele previste per il libero professionista in caso di grave malattia o infortunio? E quali sono le sanzioni che si rischiano in caso di falsa dichiarazione?
Con la Legge di bilancio 2022, come evidenziato nel paragrafo precedente, sono state stabilite delle tutele nel caso in cui il lavoratore autonomo non possa rispettare termini e scadenze a causa del proprio stato di malattia. Le tutele sono state estese anche ai clienti del libero professionista, per esempio a coloro che si rivolgono ad un avvocato: con questo emendamento sia i lavoratori autonomi che i loro clienti vengono esclusi dall’applicazione di multe e sanzioni in caso di mancato rispetto di tempistiche e adempimenti, se il libero professionista è temporaneamente impossibilitato a lavorare a causa di grave infortunio o malattia o, naturalmente, a causa del suo decesso.
Ci sono alcuni requisiti che il lavoratore autonomo deve avere per poter ottenere l’applicazione delle tutele:
Ma quali sono, nel dettaglio, quegli eventi previsti dalla legge che possono causare l’interruzione dell’attività professionale garantendo le tutele al libero professionista mentre egli riceve le adeguate cure sanitarie in ospedale o presso il proprio domicilio? Eccoli:
Il libero professionista, dunque, in caso di grave infortunio o malattia come quelli analizzati al paragrafo precedente, può richiedere la sospensione degli adempimenti nei confronti della Pubblica Amministrazione: ma quali sono nel dettaglio?
Dunque, i lavoratori autonomi non beneficiano del pagamento in denaro di un’indennità, ma almeno possono ora godere dell’esonero dalle sanzioni in caso di mancato rispetto delle scadenze tributarie e fiscali, dalle quali fino ad ora si sono sempre tutelati ricorrendo a una polizza assicurativa pagata a proprie spese: è comunque un passo avanti.
Come spesso avviene, sono purtroppo molti coloro che potrebbero approfittare delle agevolazioni concesse dalla normativa pur non avendo i requisiti per beneficiare delle tutele: per scoraggiare i soliti “furbetti” è stato previsto un apparato sanzionatorio per chi presenta false dichiarazioni o per chi crei un favoreggiamento.
In caso di violazione delle disposizioni, la multa va da 250 € a 2.500 €, mentre per i casi di falsa attestazione o di falsa dichiarazione le sanzioni economiche vanno dai 2.500 € ai 7.750 €, rischiando da due mesi a sei anni di reclusione.
A tutela del libero professionista, ma anche dello Stato, la Pubblica Amministrazione ha la facoltà di richiedere e far svolgere delle visite di controllo medico legali per verificare la veridicità delle dichiarazioni dei lavoratori autonomi che si sono avvalsi dell’applicazione della sospensione degli adempimenti.
Abbiamo visto i casi in cui un lavoratore autonomo ha la possibilità di richiedere l’applicazione delle tutele e la sospensione degli adempimenti: ma che durata hanno tali sospensioni?
La Legge di bilancio 2022 chiarisce che la sospensione degli adempimenti decorre dal primo giorno di ricovero ospedaliero o delle cure domiciliari (superiori a tre giorni), per tutta la durata del periodo di guarigione e fino al quarantacinquesimo giorno dalla dimissione dall’ospedale o dal termine delle cure a domicilio. Una volta terminato il periodo di sospensione, il libero professionista deve provvedere agli adempimenti entro sette giorni.
In caso di parto prematuro o di interruzione di gravidanza, la sospensione degli adempimenti ha la durata di 30 giorni, mentre in caso di decesso del libero professionista la durata è di sei mesi.
Abbiamo analizzato la nuova norma che introduce tutele ed esoneri per i liberi professionisti in caso di grave malattia o infortunio: se hai ancora qualche domanda in merito, affidati agli esperti di Xolo!
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